Il volume, che si distingue per chiarezza e capacità di sintesi, è dedicato anche a chi non è ancora entrato nel mondo delle organizzazioni e più o meno presto lo farà, a chi sta cambiando o ha appena cambiato lavoro e desidera ripartire con idee più precise, a chi saata valutando un possibile percorso di carriera. L'obiettivo è aiutare tutti questi "collaboratori" a costruire e sviluppare consapevolmente una solida partnership con il proprio responsabile al fi ne di ottenere risultati migliori per sé e l'organizzazione intera. Io e il Capo, del resto, colma una lacuna importante nel panorama editoriale italiano. «Se sono tantissimi i testi su leader, manager e imprenditori – ci ha detto l'autore – molto più scarsi sono i libri dedicati ai collaboratori.»
Quali sono gli strumenti offerti dal volume? Innanzitutto, viene offerta una visione molto chiara delle trappole e delle insidie tipiche del rapporto tra capo e collaboratore, che spesso hanno troppi pregiudizi l'uno nei confronti dell'altro. Se il primo è tipicamente "despota e mai contento", il secondo normalmente è visto come "lassista e pasticcione". Sono quindi presentati spunti di rifl essione e tecniche per valutare obiettivamente il proprio superiore e sintonizzarsi sulla sua lunghezza d'onda.
La lettura del volume è consigliata anche ai capi? Assolutamente sì, e per due motivi. Molte persone ricoprono, allo stesso tempo, entrambi i ruoli: un direttore marketing è capo rispetto alle persone che coordina, ed è collaboratore/subordinato rispetto al direttore generale. In secondo luogo, grazie a questo libro il capo ha la possibilità di comprendere meglio le esigenze del collaboratore, mettendosi nei suoi panni.
Quali sono, in sintesi, le virtù del collaboratore ideale? Dalla ricerca empirica condotta su un campione di manager e presentata nel libro sono emerse due caratteristiche principali. L'affidabilità è la prima: il collaboratore deve essere preciso, puntuale, e deve portare a termine i compiti che gli vengono affi dati in modo serio e coerente. La seconda caratteristica è la competenza professionale rispetto al ruolo: un bravo collaboratore deve sapere il fatto suo.