Perché, quasi vergognandosi, il primo della classe deve continuare a camminare a capo chino volgendo lo sguardo a terra? Orgoglio, nazionalismo e divenire un punto di riferimento da imitare sono la nuova postura della Cina: un atteggiamento altezzoso presente e futuro. Dobbiamo forse incominciare ad arrenderci: la Cina, vista con un'ottica cinese, ha vinto. Dobbiamo incominciare ad abituarci all'idea: l'Oriente ha superato l'Occidente. Mentre noi con affanno combattevamo per arginare gli effetti della crisi post Lehman Brothers, la Cina risorgeva. Se da una parte del mondo, con l'avida e cieca complicità dell'altra, veniva creata ricchezza, la società dei datori di lavoro dell'Ovest s'impoveriva. Un impietoso e inarrestabile travaso di ricchezza, posti di lavoro, tecnologia (spesso rubata) e sapere (assorbito nelle migliori Università occidentali) hanno formato la Cina (fascia costiera) ricca. Due decenni di politica orientata forzatamente all'export, assecondata dalla costruzione d'inflessibili barriere che hanno impedito reciproci scambi e investimenti che hanno permesso il vero e meno tragico "grande balzo in avanti".