3 Luglio 1932. Un nuovo e strabiliante motoscafo, il Sagitta Maris, sta per essere completato. L'ingegner Guido Faini, responsabile della motorizzazione, e Torquato Maggiore, progettista dello scafo, sono scomparsi. Il Servizio Informazioni Militari è in all'erta e coopta Saro Di Matteo per le indagini. Ne nasce un intrigo sulle opposte sponde del Lago Maggiore in cui storie personali di disagio mentale si mescolano a tensioni internazionali. Indizi pochi, personaggi misteriosi e sfuggenti, un'affascinante signora dal passato tormentoso, e persone amabili e problematiche. Il titolo vuol essere un omaggio al famoso film del 1981 dove un adolescente, Billy Ray, ha bisogno di un nonno affettuoso che lo prenda per mano e, come qui fa il commissario, lo aiuti a diventare una persona responsabile. Il finale è tragico e segnerà tutti ma indicherà una via di speranza e guarigione per i più deboli.