«In quel settembre del 1961, in una delle sale del Norman, sotto i portici di via Pietro Micca, Pier Paolo Pasolini accettava di mettersi a confronto, in una vera e propria intervista collettiva, con alcuni giovani esponenti del Cras (Centro di Ricerca Applicazione e Studi) di Torino. Quei giovani poco più che ventenni erano Luciano Boglietti, Lucio Cabutti, Giorgio Colombo, Carlo Dodero, Giorgio Olivetti, Anna Paci e altri. L'atmosfera, come testimonia il tono della conversazione, è molto amichevole e Pasolini risponde volentieri alle varie domande che non riguardano esclusivamente il rapporto fra scrittura e macchina da presa, ma spaziano in un campo più ampio dei suoi interessi di intellettuale e del suo lavoro di artista».