È deprimente e scandaloso vedere ogni giorno sui palinsesti tv alternarsi giornalisti, opinionisti, attori, artisti, intellettuali, politici, filosofi, teologi... impegnati in dibattiti infiniti su questioni di ogni genere: urlanti, frementi, mostrano i muscoli dell'intelligenza in una competizione dialettica rissosa, volgare ma sempre "amante della ricerca della verità". A tutti voi che vi considerate il sale della terra, la crema intellettuale, i "migliori", i creativi, io dico: a cosa valgono il vostro lavoro, le vostre opere, la vostra arte, se sotto i vostri occhi ciechi si spalanca ogni giorno l'oscenità della morte per denutrizione e per fame, che raramente viene documentata e mandata in onda?