"Essere responsabili significa fare scelte consapevoli. Assumersi il carico delle proprie scelte significa essere liberi. In questo consiste la nostra umanità: essere imprenditori, manager e progettisti illuminati dalla nostra libertà consapevole. L'ufficio del futuro deve nutrirsi quindi di sostanza e qualità sperimentata dei contenuti, incarnando ancora oggi il luogo della nostra attività nel mondo. In quasi tutti gli interventi raccolti da Danilo Premoli in questo libro lo spazio dell'ufficio emerge come necessità sperimentale permanente, anche e soprattutto nella quotidianità del lavoro..." dalla Prefazione di Francesco Morace. "Nel tempo presente in cui la tecnologia pare annullare gli spazi e fornire metriche nuove per misurare il tempo, l'uomo sente la necessità di contrapporre alla virtualità ed alla sfuggevolezza delle cose la concretezza e la dimensione di certi luoghi. Sente il bisogno di marcare un confine per il quale ritornare a riconoscersi dentro o fuori dal lavoro, di riuscire a contrastare il dilagare del tempo lavorativo verso la corruzione del tempo libero. Dilagante ed invasivo perché più creativo e più tecnologico di un tempo. Luoghi fisici pensati per accompagnare al meglio quel faticoso, innato bisogno che abbiamo di incontrare gli altri, di confrontare e contaminare le nostre idee, di tentare di migliorare il mondo cercando il contatto con chi è più bravo di noi..." dalla Postfazione di Alberto Alberini.