"Inseguendo la brezza" racconta la storia di Pier Luigi Airoldi, giovane alpinista conosciuto da tutti come "Luigino", che nel corso della sua vita ha intrapreso ogni genere di avventura. Trascorre gli anni della gioventù scalando le più importanti vette dell'arco alpino rendondosi così sempre più noto nel panorama alpinistico italiano. Poi, al termine della Seconda Guerra Mondiale, può finalmente varcare i confini nazionali e spingere le sue esplorazioni in ogni continente, fino alle regioni più remote del pianeta. Il nome di Airoldi è legato soprattutto alla storica prima assoluta sulla parete sud del McKinley-Denali, insieme al mentore Riccardo Cassin, ma le sue imprese si sono spinte ben oltre. Perù, Cile, Groenlandia, Alaska, Bolivia, Argentina, Patagonia, Afghanistan, l'Africa e l'isolata Terra di Baffin, le pareti dell'Artide, e da lì, attraverso le Americhe e in motoveliero fino in Antartide. La sua curiosità era senza limiti. Scoprì terre inviolate e visse esperienze incredibili, spesso estreme e pericolose, ma indubbiamente emozionanti. Ben pochi hanno inseguito il vento dell'avventura come Luigino, e ancora meno in modo così disinteressato. Airoldi non inseguiva il successo, ma solamente il suo entusiasmo. La brezza consegna ai posteri la storia di un avventuriero troppo poco conosciuto, raccolta da Christian Roccati ascoltando la ricca e lucida testimonianza dello stesso protagonista.