Nel nostro Paese l'insegnamento della lingua inglese è introdotto già a partire dalla scuola dell'infanzia; nonostante ciò, la competenza raggiunta dagli studenti italiani nella lingua straniera (LS) è mediamente inferiore a quella dei loro coetanei di altre nazioni. In particolare, si nota una diffusa tendenza a pronunciare e leggere erroneamente molte parole che vengono rimodulate con i fonemi e la cadenza dell'italiano; tale propensione va ricondotta alla mancanza di un insegnamento esplicito, sistematico e precoce degli aspetti fonemici e grafemici dell'inglese nelle fasi iniziali dell'apprendimento. L'acquisizione degli aspetti fonologici e ortografici di una lingua opaca come l'inglese non può essere intuitiva e deduttiva. Il presente volume propone dunque una didattica alternativa per la scuola primaria che ingloba la metodologia di alfabetizzazione nota nei Paesi anglosassoni come phonics: si tratta di insegnare in modo diretto i quarantaquattro fonemi della lingua inglese e le oltre settanta corrispondenze grafemiche. Fornendo ai bambini questi 'mattoncini' basilari, si favorirà lo sviluppo di quelle competenze fonologiche e metacognitive necessarie per interpretare il codice in modo autonomo, senza doversi affidare alla mera memorizzazione. La pubblicazione è rivolta a docenti della scuola primaria, a studenti di Scienze della formazione e in generale a chiunque si occupi dell'insegnamento della lingua inglese come LS nel contesto italiano. Essa include una parte teorica sui fonemi e sulle corrispondenze tra fonemi e grafemi e analizza gli approcci didattici utilizzati per insegnare i phonics. Dall'esperienza di un progetto di ricerca pluriennale si riportano infine alcune proposte di programmazione e attività per una didattica creativa e interattiva dell'inglese nella scuola primaria italiana.