Con l'avvento della formazione universitaria dei docenti, il tirocinio si afferma quale dispositivo potenzialmente strategico per "apprendere la professione", luogo di auspicato dialogo e di attesa integrazione tra sapere accademico, di carattere generale, e sapere pratico, riferito all'agire in situazione. Il tirocinio si configura quale snodo cruciale per l'attivazione di sinergie tra università e scuola grazie al lavoro di figure tutoriali dedicate, cui è attribuita la responsabilità di trovare le strade migliori per introdurre gli aspiranti insegnanti "in campo", mettendoli in condizione di operare in maniera sempre più consapevole, autonoma, educativamente incisiva. Il volume, che si colloca nel contesto della ricerca nazionale Apred sul Supervisore di tirocinio, intende rispondere queste domande a partire da un inquadramento storico dei processi alla base dell'attuale assetto istituzionale-normativo, per prendere in esame la questione del partenariato scuola-università, focalizzandosi sui modi propri della "didattica della pratica", con specifica attenzione al ruolo fondamentale della scrittura come strumento (auto)formativo. In relazione alla ricostruzione del caso specifico del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria dell'Università di Torino, condotta secondo una metodologia partecipata, che assegna agli attori in situazione il ruolo di "fonti" conoscitive primarie, viene discussa e posta in prospettiva l'esperienza italiana della formazione dei docenti.