Esistere non è solo un mistero ma anche una rischiosa scommessa. Una strozzatura che a Mario Sapia serve come riferimento per mettere in scena il rapporto tra la mente e il mondo. La narrativa si fonde così alla riflessione filosofica in piccoli e vari racconti, ricchi di timbri e sottofondi. Storie individuali nel fluire di concetti universali, memorie di memorie, sogni di sogni, metafore, dialoghi del pensiero compaiono in un libro che utilizza il discorso interiore per indagare il senso fondante della vita, vero protagonista della narrazione. La parola diventa così un esercizio finalizzato a costruire ponti sull'eternità, sospeso, però, tra la ricerca del divenire, con le sue verità multiformi, e i labirinti del nulla e del dubbio che prevalgono su ogni certezza.