Apollonio di Tiana, filosofo e taumaturgo del I secolo d.C., è stato un personaggio controverso: Luciano lo considera un ciarlatano qualsiasi; l'imperatore Alessandro Severo un dio. Per i pagani è superiore a Gesù, per i cristiani un Anticristo (anche se diventa protettore di Costantinopoli e c'è chi lo venera come santo). Flaubert ne fa un protagonista della Tentazione di Sant'Antonio, Kavafis gli dedica varie poesie, Pound lo celebra nei Cantos. Ma alcuni studiosi ne mettono in dubbio persino l'esistenza. E qualche occultista arriva a considerarlo un extraterrestre. Difficile delineare un ritratto di Apollonio al di là dei pregiudizi e delle leggende generatesi nei secoli sul suo conto. Attraverso la biografia scritta da Filostrato e scandagliando il lato oscuro e irrazionale del mondo antico, questo libro tenta di inquadrare il personaggio nella sua era, quanto mai propizia alla fioritura di maghi e profeti, e all'interno del movimento neopitagorico, prima di passare in rassegna la sua immagine presso i posteri, ammiratori e detrattori. Ne emerge un personaggio certo complesso e sfaccettato, ma anche un sapiente che ha ancora molto da dire. Persino a noi uomini del Terzo Millennio.