Una raccolta plurilingue, quasi anticipazione del linguaggio europeo di domani, che ripercorre, senza superflue nostalgie, amicizie letture e viaggi transalpini dell'autore, francese nativo di Roma: «Corre e corre l'autobus verso la forse mia città / antica sempre nuova nel tardo pomeriggio di sole / già infreddolito e buio e sembra polveroso / ma è ancora febbraio il mese dell'ilare poeta / che andiamo a celebrare [...]»