Oggi la crisi incide profondamente sulle persone, sulle relazioni, sulle capacità di tenuta di un intero sistema. La complessità sociale delle mille variabili e dimensioni coinvolte sembra finanche limitare la nostra capacità di comprensione, e stiamo assistendo a un inbarbarimento sociale e culturale causato da errate concezioni, "superstizioni", "pregiudizi", che non solo coinvolgono alcuni strati della popolazione, ma attraversano tutta la società. I flussi culturali, sociali e umani si muovono all'interno di un mondo che non può avere confini. E come potrebbero in una dimensione di globalizzazione in cui ogni essere umano è presente contemporaneamente qui e altrove? Dove la comunicazione, lo scambio delle merci, le crisi economiche non sono più definite all'interno di confini nazionali ma diventano mondiali e riguardano tutti gli esseri viventi? Le domande sono tantissime e con questo volume, frutto di un lavoro che fa parte di una progettazione ampia e articolata relativa ai temi dell'intercultura e dell'integrazione dei cittadini provenienti da altre nazioni e culture, si propongono alcune risposte, che hanno aiutato le istituzioni pubbliche, quelle private, la cittadinanza, a costruire una società più accogliente.