Si tratta di una rilettura esistenziale del Triduo pasquale, frutto di celebrazioni vissute dall'autore nella propria comunità parrocchiale. I tre giorni del Triduo sono riassunti in altrettante "forme": del pane, della croce e del riconoscimento, ovvero tre "modalità" attraverso cui, umanamente, possiamo percepire e vivere l'amore di Dio fatto carne in Gesù. Il percorso parte ogni volta da un incrocio tra due persone del Vangelo, si sedimenta in un luogo e trova il suo significato in un gesto. È così che incontriamo Maria di Betania e Giuda Iscariota; Simone di Giovanni e Simone di Cirene; Maria di Magdala e il Rabbunì. Sostiamo nel cenacolo, ai piedi della croce e al sepolcro, accanto all'angelo della Risurrezione. Rivisitiamo i gesti della "lavanda dei piedi", del "dono dell'Eucaristia" e dello stupore delle "donne al sepolcro". Oltre alla riflessione, per ogni giorno del Triduo, viene proposta una preghiera.