"Era quasi l'alba e dovevano partire". Inizia così la storia della famiglia Rosner, costretta a lasciare il paese natio per volere del Barone e capriccio della Baronessa. La narrazione si svolge tra il primo decennio del 1900 e l'inizio della seconda guerra mondiale nella regione della Galizia, attualmente in territorio polacco, ma allora parte dell'impero austro-ungarico. In questa terra di confine sfruttata e disgraziata, crogiolo di più etnie e religioni, nasce a Ruda Rozaniecka Marian Rosner, figlio maggiore di Lorenz, il sovrastante del Barone, e di Parantela, la cuoca della casa padronale. Mentre si dipanano le vicende di Marian e della sua famiglia, si ripercorre la storia di quel travagliato periodo che, tra ingiustizie e orrori crescenti, segna il passaggio da una società quasi medievale a un nuovo ordine e, tra mille aspirazioni e contraddizioni, si concluderà con l'affermarsi del nazismo nell'Europa intera. Allo scoppio della seconda guerra mondiale la Polonia viene invasa prima dall'esercito tedesco e, due settimane dopo, da quello sovietico. All'arrivo dei "nuovi padroni", Marian è costretto a ripartire, cacciato non più per volere di un barone, ma in nome di una organizzazione sociale. "Il nuovo ordine aveva soppiantato il vecchio, ma poco era cambiato". Con ritmo incalzante, Giovanni Ferrari ci fa appassionare alle vicende e parteggiare per i suoi personaggi che ben rappresentano, nella coralità umana, i valori fondanti di una società equa e democratica.