“Il silenzio è una voce sottile che parla.
Parla al cuore, alla mente, allo spirito e, parlando, sussurra “taci” perché è solo nel silenzio che egli (silenzio) dona la ricchezza e il nutrimento interiore di cui è portatore.”
“In silenzio” rivela l’intima predisposizione dell’autore a sostare, a guardare, a meditare a trasformare la visione in contemplazione.
Tutti gli specchi d’acqua dell’opera fotografica, siano essi di laguna, di lago o di mare, sono specchi al “mercurio”. Hanno cioè un loro qualificato spessore.
E’ vita che sorregge, come nel caso delle tre anatre che galleggiano vicine e pacifiche tra loro, il concetto di fraternità.
Non c’è una fotografia che abbia in sé il turbamento dell’isolamento, della solitudine intesa come separazione e alienazione.
Tutto è ricomposto in una unitaria silenziosa bellezza.