Veggenza e anarchia si reggono nello sguardo che va oltre. Racconti brevi, per una scrittura del non spreco, come pensieri e massime qui raccolti. Adamitiche intuizioni su individuo e società; interiorità umana ed exoterismo. Esperienza personale che si fa omaggio a tutti gli autori che - più dell'autore stesso - si sono fatti "veggenti", per non arrendersi a un'epoca che ha disatteso l'aspettativa di Kandinsky di un Era dello spirituale, sacrificata sull'altare della bestemmia della vita. Una narrativa essenziale, a tratti anche ironica, come il sorriso di un Buddha in mezzo alla tempesta.