"«Se mancano le parole/ mi sento povero,/ un inutile mammifero» dice a un certo punto l'autore di questa messa in scena di testi ritmici, poetici, patetici, atletici. Testi che vanno in diverse direzioni tematiche e psicologiche, testi-sismografo di una vita intensa e ferita, radicale e sparsa. Il modo spudorato in cui queste ritmate ballate illustrano la vita (o meglio il suo rovescio verbale, il suo coro, il concerto o quasi colonna sonora d'accompagnamento) è, come dichiara subito, da lettura scenica o a voce alta." (Dalla quarta di Davide Rondoni)