«Questo volumetto vuole essere il riconoscimento di un aspetto della Sua vita, quello di essere stata bravissima anche in cucina, per la felicità mia, quella dei nostri figli, poi dei nipoti, ma anche degli amici. Era davvero insuperabile! Ciò che vi propongo non è un testo di cucina, di quelli classici intendo, sono soltanto appunti che Lei non si stancava mai di raccogliere e di rielaborare di testa sua, per qualsiasi pietanza, fosse pure la semplice pasta per le pizzette fritte. Ci doveva mettere sempre del suo! E non si meravigli il lettore se, tra le quantità ne può trovare di originali, come "due dita" e "quantità sensibile", "cucchiaiotti", "un pizzico" e "con sentimento", oltre al normale "q.b.", che sta per "quanto basta", perché in cucina ogni donna ha un suo modo tutto particolare di fare, un "metro" personale da usare.»