C'è la storia, quella scritta nei libri, e ci sono le vite, raccontate dai superstiti, sottovoce. In questo caso, le vite di Mario Viola e di Pietro Calistri, aviatori italiani vissuti in era fascista, e i risvolti che le loro scelte ancora oggi si riflettono sulle loro famiglie. Mario e Pietro hanno molte cose in comune, a cominciare dalle radici, in due frazioni di Viterbo, Roccalvecce e San Martino al Cimino. Ritrovatisi a volare negli stessi cieli, negli stessi anni, con gli stessi aerei, hanno fatto base nei medesimi aeroporti e hanno condiviso una passione travolgente per il volo che li ha condotti a morti tragiche e spettacolari. Questo libro ripercorre le vicende dei due piloti, dei velivoli che hanno pilotato e delle battaglie che hanno combattuto. E, attraverso le lettere, le fotografie e i racconti delle figlie, narra della tragedia umana che la loro morte ha portato nelle case e nei cuori delle mogli di piloti che hanno combattuto dalla parte sbagliata. Con rarissime foto d'epoca, alcune inedite, frutto di un'accurata ricerca d'archivio.