La tesi del volume è che ognuno di noi sarebbe migliore di ciò che pensa e che fa anche quando pensa e fa cose giuste e corrette e bellissime, non soltanto quando sbaglia tutto o prende le sue belle cantonate. È qui che entra in gioco il perdonare, che poi - come è stato spiegato e chiunque può intuire - è un auto-perdóno che costantemente dobbiamo ricordare di tenére attivo perché molto raramente siamo all'altezza della nostra potenzialità naturale vera e propria. L'autore, alternando diversi stili narrativi che cambiano dal dialogo surreale alla riflessione spirituale, dalla lettera d'amore al messaggino telefonico, dalla argomentazione filosofica al giallo psicologico, tenta di trasmettere ai lettori una passione nuova, invitandoli a riconoscersi in queste pagine e a «porvi rimedio», per preparare un futuro che sia veramente libero e pieno della grazia d'Iddio.