Una banale discussione con il figlio diventa il detonatore di un rabbioso sentimento di ostilità a lungo istigato nei suoi confronti, che stravolge la vita di un brillante avvocato romano. Un'aggressione, tanto inaspettata quanto violenta, costringe il legale ad una grave disabilità motoria che da quel momento modifica radicalmente il suo rapporto con la vita, portandolo a rivalutare tutto ciò che lo circonda: cose, persone e affetti. Le difficoltà e le amarezze di questa nuova, complicata condizione fisica e psicologica, e delle esperienze che seguiranno, non riusciranno tuttavia a scalfire la vena ironica e dissacratoria nei giudizi del protagonista, che in un sofferto processo in Tribunale vedrà emergere le ragioni di un disagio giovanile diventato causa involontaria dell'incidente.