La Luna torna al centro dei programmi di esplorazione dello spazio e i suoi futuri visitatori troveranno ad attenderli un'attrattiva senza paragoni: i primi parchi archeologici della presenza umana fuori dalla Terra. Già in previsione delle missioni robotiche, la Nasa ha proposto di limitare l'avvicinamento ai siti storici degli allunaggi per proteggere le zone calpestate dagli astronauti più di quarant'anni fa e tutelarle da possibili contaminazioni. Quale valore possiamo però attribuire alle tracce lasciate dagli uomini sulla Luna? E perché considerare come un tesoro culturale anche i rottami, gli scarti, la zavorra in cui consiste la maggior parte degli oggetti che vi si trovano? Imparare dalla Luna significa esaminare i paradossi della sua imminente trasformazione in museo per ricavare indicazioni su fenomeni che oggi, sulla Terra, rappresentano l'altra faccia del dominio della tecnica: la logica del turismo, il nostro rapporto feticistico con le cose del passato, la confusione fra testimonianza storica e spettacolo. Significa, in altre parole, provare a risvegliarsi dal XX secolo e dai modelli di sviluppo che l'hanno caratterizzato.