Davanti a delitti particolarmente feroci, tendiamo a credere che il male sia frutto della follia o di un raptus omicida, perché questo pensiero ci allontana da un timore molto più profondo: esistono persone malvagie. Invece ogni azione violenta, anche quella che sembra più improvvisa, è sempre la conseguenza di ciò che è andato costruendosi nel tempo. Ce lo dimostra Stefano Nazzi in questa raccolta di storie inquietanti. Con una prosa serrata e coinvolgente, ci racconta le vicende di dieci persone che hanno fatto il male e ben lo rappresentano: uomini e donne di età diverse, che in Italia si sono resi colpevoli di delitti efferati, spesso con moventi inesistenti.