Il libro racconta le tappe, le scelte e gli incontri di Giaime Pintor - saggista, poeta e traduttore tra i più noti della sua generazione - che nell'autunno del 1943 attraversa un paese tradito dai suoi capi e diviso in due dalla guerra, per convincere gli italiani a riprendere in mano il proprio destino. È la vicenda esemplare, messa a fuoco dal linguaggio teatrale, di un giovane intellettuale che rinuncia ai propri privilegi e sacrifica la propria vita per «contribuire alla liberazione di tutti».