Nel presente studio si è inteso indagare il tema della configurazione giuridica dell'episcopato in un lasso temporale precedente al Concilio Vaticano II, quello risalente al processo di codificazione del 1917. In questo frangente storico il Papa e la Chiesa operano la scelta per il Codice, che, lungi dall'essere uno strumento neutro rappresenta, secondo le parole di Paolo Grossi, una «idea, un programma politico-giuridico; è il progetto di soluzione radicale del problema delle fonti del diritto, che taluni sovrani sensibili al nuovo verbo han fatto proprio». Si è voluto prendere in esame la disciplina normativa relativa all'episcopato in quanto, proprio in tale materia, si evidenziano l'impatto e l'influenza che, da una parte il sistema-Codice e, dall'altra l'affermazione dogmatica delle prerogative pontificie hanno avuto nei confronti dell'intero diritto ecclesiale. Come ogni indagine scientifica, anche il presente lavoro parte da una domanda, che occorre esplicitare, e che potrebbe essere compendiata come segue: quali elementi dell'identità e della potestà episcopale, che il Concilio Vaticano II ha affermato, si stavano già manifestando nel processo di codificazione del 1917?