Un indagine investigativa, grottesca ed esasperante, intrapresa dal protagonista del romanzo per incontrare un introvabile venditore di pianeti. Teatro della vicenda è una Sestri Ponente delegazione genovese, dove si paga in dollari, la giustizia è nelle mani degli sceriffi e si festeggia il 4 luglio. Centro di gravità della storia è un locale pubblico, l'Osteria dei Soprannomi, dove l'ingresso ai nomi è vietato. Ci vanno personaggi che non hanno e non vogliono nulla, ma che ci tengono a non perdere la compagnia delle storie (strazianti, inventate, surreali) che là vengono raccontate davanti a bicchieri mai vuoti. Personaggi pronti ad andare a sbattere in qualche altro angolo della città: la stazione dei treni, la miniera di carbone, le fogne. Fra i tanti, Tom Walzer, sporco come un bastone da pollaio, piegato come un ferito a morte; Gommolo, piccolo, brutto, tenero come un bambino in fasce; Olga, bellissima, profumata, dal sesso sempre caldo; Gino Pattume, capace di vendere i mobili gettati in discarica a chi aveva deciso di liberarsene; Carlo Tomaszewski, in perenne ricerca di notizie dal padre che non ha mai conosciuto; Bestia, che invece il padre l'ha cremato, sniffato e sepolto nei propri polmoni.