"Nel corso del 1700, il medico danese Jacques-Bénigne Winslow scoprì come sugli occhi dei cadaveri si formasse una patina, un velo per l'appunto, che ancor oggi porta il suo nome e a cui l'autore allude in un'accezione del tutto positiva. Il velo che sta tra la parola che arriva dal linguaggio comune, nato in realtà morto per la sua natura di convenzione, e la parola partorita, invece, dall'ente superiore della voce primordiale. Ritengo, appunto, che compito della Poesia sia quello di squarciare questo velo". (Christine Koschel)