La «pedagogia della divergenza» rappresenta un costrutto teorico originale che intende valorizzare gli strumenti interpretativi, progettuali e metodologici sviluppati negli ultimi anni nell'intervento educativo in contesti della marginalità e della devianza sociale. Parallelamente, affonda le proprie radici teoriche negli studi postcoloniali, intersezionali e sulla liminalità, nella epistemologia della complessità, nella pedagogia critica e problematicista, nell'approccio dell'empowerment. Questa nuova prospettiva intende dare consistenza alla volontà di considerare gli elementi di differenza, su cui vengono costruiti processi di discriminazione, in quanto opportunità, per valorizzarli come risorse e non più come ostacolo all'inclusione ed emancipazione dei soggetti. Recentemente, l'approccio pedagogico ha affiancato quello delle scienze sociali e psicologiche nello studio della devianza e si sono moltiplicate ricerche e pubblicazioni, grazie alle quali si è andato via via costituendo un paradigma di studio specifico e una definizione accurata degli ambiti di intervento. Questo volume, dunque, è un primo tentativo di consolidare il valore pedagogico della divergenza come campo epistemologico, nel quale la pedagogia può dare un contributo trasformativo rivolto alle pratiche, oltrepassando l'analisi dei fenomeni, per dispiegare il proprio potenziale sia nell'intervento sociale sia sul piano generativo. Prefazione di Pierangelo Barone.