Forse si potrà veramente parlare dei poeti con cuore aperto e commosso, quando si finirà di imprigionarli entro categorie astratte e si finirà di estraniarli dalla loro storia: quando cioè non si parlerà più di decadentisti e di crepuscolari, di realisti e di ermetici, per restare entro i cataloghi ufficiali e acquisiti; quando non si dirà che il poeta aspira al parnaso o si vota alla metastoria, per considerarlo invece nella sua individualità umana e per vederlo immerso nel mare della sua storia. Sempre che sia all'altezza, e diversamente non ha ragione di sopravvivere, per sostenere il ruolo di protagonista e quello assai più importante di interprete.