«Seduto davanti allo specchio, nella camera da letto situata al secondo piano, era intento ad abbozzare le linee del proprio viso: le guance scarne, con l'ossatura prominente, la fronte ampia e piatta, le orecchie dall'attaccatura eccessivamente arretrata, i capelli scuri che venivano avanti in ciocche ricciute e disordinate, i grandi occhi color ambra dalle palpebre pesanti. 'I miei lineamenti non sono ben disegnati', pensò il fanciullo tredicenne, immerso in una seria concentrazione. 'La testa è sproporzionata, con la fronte che sopravanza bocca e mento. Qualcuno avrebbe dovuto usare un filo di piombo.'» Così comincia la storia del grande Michelangelo, la storia della sua vita tormentata e burrascosa, segnata da sofferenze e umiliazioni ma anche di grandi trionfi. Il suo amore per Vittoria Colonna, la sua passione sfrenata per il marmo, il tormento di fronte al blocco informe, l'estasi per la vita infusagli. Il Davide, la Pietà, il Mosè, la Cappella Medicea, la volta della Sistina e il Giudizio universale, la Basilica di San Pietro, la Pietà Rondanini. Un gigante solitario in un secolo di giganti, lo straordinario affresco di un'epoca straordinaria dipinto con notevole maestria e passione da un grande scrittore.