«La raccolta "Il tocco dell'ignoto" è segno della maturità poetica di Stefano Iori. La sua poesia incontra le cose e gli esseri del mondo ordinario in maniera più immediata e piena di quanto non permetta l'esercizio del pensiero concettuale. La fantasia dell'autore può correre così verso l'aurora della parola, fino alla trascendenza che affiora in ogni singolo componimento con vigore sottile. Il flusso poetico segue una linea salmodica e procede per coppie di parole-concetti: silenzio/voce, vuoto/pieno, dentro/fuori, corpo/pensiero. La dualità innesca il crescendo di domande e risposte che porta Iori a volare oltre i confini della ragione comune per dialogare con l'ignoto, dimostrando che la realtà è diminutio della realtà poetica. Il testo è animato da un moto alternato: ai versi si intrecciano brevi prose nutrite dalla sapienza ebraica e opportunamente innervate da citazioni filosofico-letterarie. Tale formula fa sì che poesia e saggistica vengano a combinarsi in una narrazione di seducente vitalità.» (Flavio Ermini)