Nella disciplina privatistica si sono solitamente contraddistinti due tipi di contratto: il primo, quello nobile, compiutamente negoziato da contraenti esperti e simmetrici, che richiede al legislatore un intervento minimo; l'altro, il secondo, cosiddetto contratto dei consumatori, tra attori asimmetrici che postula invece il massimo del controllo, a tutela del contraente debole. Il volume tratta di una ampia "terra di mezzo" - secondo una feconda definizione di Roberto Pardolesi - occupata da un possibile "terzo" contratto, ossia un'ampia fascia di rapporti non riconducibili ai modelli estremi, caratterizzati sì da asimmetria di potere contrattuale, ma che esigono un miglior coordinamento sistematico tra la disciplina del contratto e la regolamentazione della concorrenza e del mercato.