Gwenn Rigal, per molti anni guida-interprete nella celebre grotta di Lascaux, ci accompagna alla scoperta dell'arte parietale del Paleolitico superiore europeo, il cui fascino lascia ancor oggi stupefatti. Prodotta tra i 40000 e i 12000 anni fa, e omogeneamente diffusa su un territorio immenso, esteso dall'Atlantico agli Urali, fu il frutto di quella che si può considerare la prima civiltà europea. Ma perché i nostri antenati Cro-Magnon si avventuravano nel fondo delle grotte per dipingere, incidere, scolpire i loro muti capolavori? Rigal prova a dare una risposta a questa cruciale domanda attraverso una rassegna critica di tutte le teorie formulate dagli studiosi in oltre un secolo di ricerche volte a spiegare il senso dell'arte delle caverne. Ne emerge un quadro complesso, in cui ipotesi interpretative assai diverse tra loro - pratiche magiche? cerimonie religiose? raffigurazioni mitiche? totemismo? animismo? - appaiono ognuna di per sé convincente, ma difficilmente conciliabile con le altre. Un quadro che Rigal illustra in un'esposizione tanto rigorosa quanto accessibile, e che arricchisce rendendo conto anche delle scoperte più recenti e dei continui progressi scientifici: dai metodi di datazione alle procedure stratigrafiche, alle modellazioni 3D. Si aprirà così davanti al lettore un luminoso spiraglio sulla vita e sulla mente dei primi artisti europei - e su uno dei più preziosi patrimoni riemersi da un passato antichissimo.