"... Più che meditare ricordavo. Ed erano tutti ricordi personali. Episodi di quando non avevo ancora memoria e da sempre mi venivano raccontati: ricordi di scuola, di fatti, di persone, di situazioni particolari. Quasi tutti questi ricordi avevano però un "fil rouge": la casualità, il destino. Senza il Covid sicuramente questi ricordi sarebbero rimasti sepolti per sempre. Adesso non hanno più recinto. Per questo ho deciso di raccontarli. Ricordi venuti dal nulla, ricordi di quando non ero ancora nato e di quando non avevo memoria cosciente. È un tessuto fragile la memoria! Per questo li ho subito scritti..."