Censurato o addirittura messo al bando per vari secoli, il "Ròupútuán/Jou-pu-t'uan", ossia "Il tappeto da preghiera di carne", rappresenta uno dei principali esempi di narrazione erotica orientale che si distacca dalle convenzioni in maniera totalmente consapevole, intrecciando ironia e raffinatezza, contestazione e satira. Scritto nel XVII secolo, le sue immagini pornografiche fungono da allegoria, più o meno velata, per criticare il puritanesimo di matrice confuciana. La sua paternità, a lungo discussa, viene generalmente attribuita a Li Yü.