L'occhio esclude sempre qualcosa nella sua visuale, il naso invece include tutto. È l'olfatto, senso ancestrale, che come un filo di lenza invisibile ma indistruttibile apparenta i tre racconti di questa raccolta. Il crollo di una famosa chef, la storia di una sceneggiatrice delusa che vuole aprire un agriturismo e, infine, le ambizioni di un giovane talento del tiro con l'arco. Respirare è odorare. A ogni respiro, una chimica vitale combina molecole d'ossigeno con la sicurezza dell'infanzia rievocata dal muschio sulla via, attinomiceti si legano al profumo di erbe aromatiche, benefico balsamo per la nausea del mattino, mentre spore di muffa mischiate a dopobarba confondono finzione e realtà. E sarebbe impossibile per le protagoniste delle storie, non respirare la discontinuità dell'esistenza, sarebbe come tradire se stesse. Un magma di odori e di intenzioni si diffonde nei loro corpi, corpi battuti da fuori, sconvolti da dentro o da passione improvvisa.