Tra le varie arti esplorate dal "talento plurale" di John Berger nel secondo Novecento e nei primi anni del nuovo millennio, il disegno occupa sicuramente un posto di rilievo. Da sempre presente nella poetica dell'autore, il rapporto tra disegno e narrazione emerge con particolare forza nell'ultima fase della sua produzione, in Why Look at Animals?, From A to X e Bento's Sketchbook. Questo intreccio intermediale permette non soltanto di rilevare come la pratica del disegno sia stata parte costitutiva della questione dello sguardo che ha appassionato John Berger e il suo pubblico da Ways of Seeing (1972) in poi, ma anche di approfondire la portata specifica dell'intervento culturale e politico dell'autore. Nel riflettere sulla sua figura di artista e storyteller, non ci si può dunque esimere dal pensare a John Berger nei termini di un "intellettuale con il taccuino", quale rappresentazione emblematica di un laboratorio critico e creativo che è sempre stato e resta a tutt'oggi aperto.