Alla morte del padre - figura quasi leggendaria, uomo autoritario e sfaccettato, per molti versi affascinante quanto controverso - una donna sente il bisogno di riscoprire la propria parte bambina, quella sé dimenticata, rimasta sospesa all'età di vent'anni. È un viaggio a ritroso, un tuffo profondo in un secolo di storia italiana, dove si alternano la voce incantata della piccola sognatrice di un tempo e quella più lucida, ma ferita, della donna che è diventata. A soli tre anni, la bambina affronta un trauma, eppure, tenace come un fiore che si fa strada tra le rocce, trova rifugio nella forza dell'immaginazione: crea mondi incantati, popola la sua mente di storie e personaggi che la accompagnano negli anni. Ora, da adulta, esplora radici profonde di gioie e dolori, affronta antiche ferite con occhi nuovi, cercando non solo di comprendere, ma di trasformare ogni cicatrice in un percorso di crescita, accettazione e rinascita.