Il lavoro ricostruisce la biografia intellettuale di Hal Draper (1914-1990), uno dei più noti e apprezzati studiosi di Marx nel Novecento. Esponente di primo piano del socialismo statunitense, poi "eminenza grigia" del movimento studentesco di Berkeley a metà degli anni Sessanta, Draper ravvisò nelle più frequenti forme di "socialismo dall'alto", da quella stalinista a quelle socialdemocratiche, riformiste e liberal occidentali, una distorsione dell'autentico significato delle tesi marxiane, incentrate invece sull'autoemancipazione delle masse.