Il terzo millennio è iniziato già da qualche anno, ma non sembra che l'umanità stia attraversando un momento particolarmente brillante. Certo, la tecnologia progredisce a ritmi vertiginosi, eppure... a quanto pare c'è molto più entusiasmo per le asettiche condivisioni sui Social Network che per le vere potenzialità della nostra evoluzione. Quello che manca non è l'intelligenza, non è la conoscenza, non è la capacità di creare tecnologie sempre nuove. Quello che manca è il senso. È il perché di ogni cosa. Naturalmente, qualsiasi seguace di qualsiasi religione promuoverebbe la propria versione di questo fantomatico "senso", ma per una persona che voglia semplicemente farsi una domanda, sarebbe possibile avere una risposta? Una risposta che abbia... senso? Probabilmente sì, ma bisogna cercarla dove non ci si aspetterebbe di trovarla. Stefano Ridolfi lo ha fatto. È riuscito a mantenere una grande umiltà, ma allo stesso tempo è andato a fondo, scavando molto oltre la superficie, nel percorso della propria vita, nei ricordi, nel passato, nelle origini e negli episodi più importanti. D'altra parte, non c'è niente che ciascuno di noi conosca meglio della propria vita.