"Il segreto di Veronica" si presenta, nelle prime pagine, come un libro riflessivo, salvo poi rivelarsi dopo appena una ventina di pagine come un giallo, fino a diventare un romanzo complottistico nelle ultime fasi dell'azione. La trama segue uno psicoterapeuta, Andrea, che si ritrova invischiato in un crimine nel quale sembra essere coinvolta una sua paziente e diventa quindi un detective amatoriale. La narrazione non si fa mai scontata, ogni qualvolta si pensa di aver intuito qualcosa, di aver sciolto i nodi del mistero, arriva un nuovo punto di vista, un nuovo dettaglio che stravolge ancora una volta le carte in tavola. Il filo della trama è rappresentato dall'influsso riflessivo sulla situazione pandemica da noi tutti vissuta: il complotto fittizio, infatti, porta alla dispersione di un virus letale, ciò a cui tutti abbiamo purtroppo assistito negli ultimi anni. Si tratta di un romanzo che sfrutta la sua leggerezza narrativa per affrontare una riflessione sul mondo che ci circonda.