Una serata nella casa di montagna di Daniele con figli e nipoti, diventa imprevedibilmente stimolante a causa di un black-out. Niente tablet, niente telefonino, niente TV. Restano solo "gli esseri umani" che per cercare di riempire quel tempo improvvisamente vuoto possono solo ricorrere alle parole. Per riuscire a intrattenere tutti, Daniele ritorna con la memoria ai racconti di suo padre, di quando la corrente non c'era in tutte le case e di cosa lui aveva vissuto durante la seconda guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi, fornendo così uno spaccato a molti sconosciuto della storia del nostro paese. Quella notte poi, in sogno, suo padre gli chiede di tornare là dove la sua vita ebbe fine. E per assecondare quella richiesta, lui e la sua famiglia si ritroveranno a riviverne le vicissitudini fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1974. Nel raccontarle riaffioreranno i ricordi della vita di quegli anni, intrecciati con la storia politica e di costume del nostro paese. Daniele alla fine scoprirà che quel sogno serviva a svelare un'incredibile sorpresa. Tra racconti di vita vissuta, riflessioni e introspezioni, il romanzo scorre fluido, definisce personaggi allegri e divertenti e aiuta a pensare anche alle tante domande irrisolte dell'essere umano.