"Ho cominciato a scrivere poesie molto piccolo, senza saperlo; abitavamo a Baalbeck, davanti casa nostra un grande albero vicino al fiume, finita l'estate cadevano le foglie dagli alberi, io le raccoglievo e le mettevo nel mio cuscino. Di giovedì si faceva il bucato e mia madre scoprì il cuscino infangato, si arrabbiò e mentre mi picchiava io sorridevo al pensiero di quanto fossi avanti rispetto ai miei familiari, loro vedevano fango mentre io vedevo il profumo dell'estate che se ne andava. Allora scoprii di essere promesso a qualcosa, ma non sapevo ancora che fosse la poesia, mi ero scoperto amico della Lingua, e quando a diciassette anni pubblicai la mia prima poesia, non ne fui felice perché essere Prescelto per la poesia è un peso enorme da portare nella vita, non potevo più fare un mestiere o avere un impiego (per tenere alto il nome della famiglia Haidar). Dovevo cancellare i nomi, le famiglie e tutto per seguire ciò a cui ero stato destinato con la felicità dopo ogni poesia finita e la sofferenza fino alla successiva...