Il Cristo è il filo conduttore di queste pagine non per essere opposto agli altri modelli di umanesimo presenti oggi come ieri, ma per offrire a tutti la griglia di lettura della propria vita e della propria storia e costituire quel popolo, che non è stato riscattato a "fior di quattrini", ma con la vita e il sangue del Redentore. Siamo di fronte alla proposta di un'antropologia popolare, pasquale, sacramentale, radicalmente trinitaria, e perciò relazionale e comunionale, nella prospettiva testimoniale della memoria del Dio-uomo. Antropologia del popolo di Dio, che viene assunto a essere nella storia e tra i popoli sacramento di misericordia, perché costituito dalla misericordia di Dio.