Il libro descrive, per tappe essenziali, le vicende del romanzo italiano tra Ottocento e Novecento. I capitoli che lo compongono identificano i molteplici percorsi seguiti nel corso del tempo e le soluzioni estetiche volta per volta dominanti. Le idee sul romanzo epistolare di Ugo Foscolo, l'adozione del modello storico da parte di Alessandro Manzoni, il ricorso al ciclo dei vinti di Giovanni Verga, la composizione umoristica di Luigi Pirandello, la forza lirica di Federigo Tozzi, la scrittura di Italo Svevo e la difficile ricerca di un equilibrio tra salute e malattia costituiscono gli argomenti intorno a cui ruota l'indagine. Ciascun autore diventa così l'espressione di un problema artistico esemplare: per la ricchezza dei temi e per l'originalità delle soluzioni adottate. Una dopo l'altra, le singole opere mostrano l'evoluzione del genere e i modi con cui ciascuna di esse contribuisce a fondarne la storia, dalle "Ultime lettere di Jacopo Ortis" ai "Promessi sposi", dai "Malavoglia" all'"Esclusa" e al "Fu Mattia Pascal", da "Tre croci" fino alla "Coscienza di Zeno".