Il noto politologo italiano Giorgio Galli esamina in modo semplice, ma decisamente rigoroso, il tentativo dei movimenti alternativi di conquistare, o riconquistare, quegli spazi espressivi, necessari per la propria affermazione e sopravvivenza, che il potere esistente, lo Stato, la Chiesa e quant'altro, hanno sempre tentato di contrastare. Si tratta di un'azione repressiva che non è però riuscita a fiaccarne la dinamicità, ed è per questo che periodicamente tali spinte si ripropongono in modo spontaneo. In questa ottica vengono esaminati il rapporto uomo-donna, la politica e la religione. Particolare attenzione viene anche posta sulla presenza dell'esoterismo nella politica.