Gli ultimi anni di Fryderyk Chopin furono segnati da una sofferenza fisica e morale devastante, aggravata dalla tubercolosi polmonare, una malattia di cui all'epoca si ignorava l'origine infettiva e di cui soffriva sin dalla giovinezza. Le cure a cui fu sottoposto riuscirono raramente a portargli sollievo favorendo, al contrario, un peggioramento della sua salute. Il volume, attraverso il ricchissimo epistolario del Maestro e le parole dei numerosi dottori che lo ebbero in cura nell'arco della sua breve esistenza, esplora l'aspetto medico della vita di Chopin, un tema troppo trascurato dalle biografie tradizionali. Con sapienza e uno stile che unisce i guizzi del miglior romanzo ai dati della ricerca storica più concreta, Bombi svela non solo i dettagli delle cure - alquanto bizzarri, se visti con il filtro della contemporaneità - ma anche il peso emotivo che la malattia ebbe su Fryderyk. Una narrazione che, intrecciandosi ai momenti cruciali della sua vita - l'esilio dalla Polonia, la vita a Parigi, la tormentata relazione con George Sand - offre un ritratto inedito di un artista geniale, segnato da una battaglia invisibile che accompagnò ogni sua nota.