Il protagonista del romanzo, basato su un pellegrinaggio realmente effettuato dall'autore, è un "collezionista di campanili" che, partendo dalla Val d'Imagna, affronta la sfida di raggiungere millecento chiese in ogni angolo del territorio bergamasco, sconfinando anche in province limitrofe: entra nelle città, nei paesi, nelle piccole frazioni, nelle contrade sperdute, partecipa ai funerali e alle nozze di sconosciuti, finisce rinchiuso in una torre campanaria, dona la sua momentanea cittadinanza alla città come al borgo con zero abitanti. Lungo il cammino, legge l'ambiente con la sensibilità della fede, la giocosità del bambino, lo scavo dell'osservatore. Nelle difficoltà, incrocia inattesi soccorsi: la famiglia in discesa dal monte che torna indietro per guidare lui smarrito nella salita, il cieco che prova la gioia di dare l'indicazione più sicura, la giovane guardiana della chiesetta che gli sopraggiunge alle spalle con le chiavi tintinnanti proprio mentre lui bussa alla porta sprangata. Basta l'offerta di un caffè, e il tempo della diffidenza e della paura ritrova l'abbraccio nella umanità accogliente dei vari personaggi. Il conto dei campanili diventa così racconto di storie. Ma tra tutte, una storia, ripiegata in un tovagliolo di carta, lo segue fino all'ultimo campanile, che lo attende all'interno di..