Nella raccolta poetica Il Pugile Gentile - Er Poeta, di Stefano Fabrizi, si viene immediatamente condotti tra i quartieri di Roma dall'uso del dialetto romanesco che caratterizza tutta l'opera. Il linguaggio dialettale preserva la cultura di un preciso popolo conferendogli valore e un'essenza unica. Attraverso l'osservazione acuta del suo spirito egli dipinge una società romana in cambiamento, ricordando le vecchie abitudini caciarone e folcloristiche, in contrapposizione all'appiattimento monocromatico dell'oggi omologante e isolante, perdendo l'identità culturale ed espressiva.